IL NOSTRO DEBITO CON FRANTZ FANON
l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANTZ!
IL NOSTRO DEBITO CON FRANZ FANON
l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANZ!
l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANZ!
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