pensiero in migrazione

PENSIEROinMIGRAZIONE propone punti di vista, argomenti, approfondimenti, appunti sulle trasformazioni sociali e umane suscitate dai processi migratori, proposte per combattere il razzismo e la xenofobia con gli strumenti della rivoluzione nonviolenta e dello scambio interculturale

6.3.06

IL NOSTRO DEBITO CON FRANTZ FANON

l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANTZ!






















IL NOSTRO DEBITO CON FRANZ FANON

l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANZ!





















l’opera di Franz Fanon non ha goduto da parte di chi di chi si occupa oggi di immigrazione in Italia (sia tra i protagonisti dell’esperienza migratoria e del movimento per i diritti dei migranti, sia tra gli studiosi del fenomeno) dell’attenzione che merita. Diversamente, lo psichiatra martinicano e teorico delle lotte di liberazione dei popoli colonizzati ha rappresentato un punto di riferimento inestimabile per i migliori esponenti delle lotte anti-coloniali (dai freedom fighters santi-apartheid ai luchadores sudamericani . In Italia sono stati pubblicati due suoi testi fondamentali: “Pelle nera e maschere bianche” e “I dannati della terra”, la cui lettura è di estremo interesse, perché Fanon, oltre ad essere stato uno dei massimi teorici dei movimenti di liberazione del cosiddetto Terzo Mondo, è stato un attento analista dei meccanismi di alienazione mentale e culturale dei colonizzati e degli immigrati. i suoi scritti politici e teorici sono strettamente legati al suo lavoro di psichiatra e terapeuta durante il suo soggiorno in Francia e durante la sua direzione dell’ospedale psichiatrico di Blida in Algeria.
Mi sembra che il lascito di Fanon vada studiato con grande cura e interpretato con creatività per agire con più affinati strumenti di interpretazione/condivisione della realtà migrante sottoposta al nuovo dominio colonialista della fortezza Europa e di tutti i suoi stati razzisti.
Per quel che può servire, pubblicherò qui, via via, i miei appunti di studio.
Intanto, scrivo: FRAZIE FRANZ!

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