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28.10.06

ELEZIONI CONGOLESI - ultime news dai Beati Costruttori di Pace

Ultimo giorno di campagna elettorale oggi nella Repubblica Democratica del Congo. Per tutto il giorno sono proseguiti cortei rumorosi di auto e marce di manifestanti inneggianti ai candidati con canti e balli che durano fino a notte inoltrata. Per le presidenziali, a Bukavu come nella maggior parte dell'Est del Paese, il favorito rimane il presidente uscente Joseph Kabila, forte di un consenso che da queste parti è arrivato al 90% alla prima tornata elettorale (contro il 45% a livello nazionale). Lo stesso vale per i candidati all'assemblea provinciale appartenenti al suo partito, il PPRD (Partito popolare per la ricostruzione e lo sviluppo) e ai partiti alleati. *Ma nel resto del Paese il risultato finale non è per nulla scontato.Dalla mattina di sabato 28 ottobre, è imposto il silenzio elettorale in attesa dell'apertura delle urne, domenica alle 6 del mattino. La giornata è stata funestata dalla notizia di nuove tensioni nella città di Gbadolite, nella provincia dell'Equateur, Nord-ovest del Paese. Qui Nzanga Mobutu (figlio dell'ex presidente Mobutu Sese Seko) e a sua volta giunto quarto (con il 4% dei consensi) al primo turno delle presidenziali, è stato trattenuto per un'intera notte nella sede di Radio Libertà, sostenitrice del candidato Jean Pierre Bemba, dove sarebbe dovuto essere intervistato. La presenza a Gbadolite (uno dei “feudi” di Bemba) di Mobutu, il quale settimane fa ha dichiarato che sosterrà Kabila al ballottaggio di domenica, ha fatto sì che la sede della radio venisse circondata dai miliziani bembisti. Non è chiaro se l'azione sia avvenuta in conseguenza a una provocazione dell'una o dell'altra parte, fatto sta che nella sparatoria scatenatasi all'esterno della radio tra miliziani e guardie di Mobutu hanno perso la vita 4 persone, di cui 3 poliziotti intervenuti per risolvere la situazione, e un miliziano di Bemba. Solo questa mattina alle 8.30 ora locale Mobutu è potuto uscire dalla sede della radio: secondo la Monuc dovrebbe essere già arrivato nella capitale Kinshasa. In mattinata è giunta anche la notizia dell'uccisione di tre detenuti della prigione di Kinshasa e della morte di un sostenitore di Bemba accoltellato da un kabilista a Lodja (nel Kassai orientale). Nel frattempo, il primo gruppo di osservatori italiani, stanziati nella regione del Sud Kivu, hanno cominciato la loro missione. I volontari hanno visitato i centri di voto all'interno dei quali si trovano i seggi a loro assegnati, e conosciuto i responsabili locali della Cei, la Commissione elettorale indipendente. Alcuni hanno anche potuto partecipare da spettatori alla formazione con simulazioni di spoglio e conteggio dei voti, organizzata dalla Cei per chi lavorerà nei seggi. Sono infine giunti a destinazione anche gli osservatori italiani inviati nel Nord Kivu, dopo una notte passata a Goma. Molti di loro presenzieranno il territorio del Masisi, a Nord-ovest di Goma, poiché così è stato richiesto dalla Cei della regione. Si tratta del territorio dove opera il generale dissidente Laurent Nkunda, il quale ha rifiutato di unirsi alle forze armate unificate congolesi (e protagonista nel 2004 della presa di Bukavu). Nelle settimane precedenti alle elezioni qui sono state rubate delle divise della polizia nazionale congolese (Pnc), incaricata di sorvegliare i seggi: esiste il timore che qualcuno possa indossarle per presidiare abusivamente i seggi. Un'equipe si è spinta più in là di tutte, nell'estremo Est della provincia, a Nyamilima, al confine con l'Uganda. Per giungervi hanno dovuto essere scortati dal contingente indiano della Monuc attraverso la foresta ove avvengono tuttora episodi di saccheggio e banditismo.

Bukavu, 27 ottobre 2006

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